La Suprema Corte, nella sentenza pubblicata il 13 luglio 2023, n. 20128, si pronuncia sul principio di gratuità delle spese di cura per il paziente laddove le relative cure siano necessarie e urgenti.
La sentenza viene resa in un caso in cui la struttura privata non convenzionata che aveva erogato le cure necessarie ed urgenti ad un paziente aveva chiesto all’ASL di competenza il rimborso dei costi delle relative cure.
La Suprema Corte, richiamando alcuni precedenti (Cass., 9319/2010, Cass., S.U. 117/99, Cass. 9319/2019), ma prendendo le distanze da altri (Cass., ord. 8383/2022), afferma il seguente principio: “ove la cura sia necessaria ed urgente, essa è a carico del sistema pubblico, e non rileva che sia stata effettuata in una struttura convenzionata o meno, e non rileva che sia stata autorizzata dalla ASL secondo una qualche procedura. è rimborsabile in quanto, se non lo fosse, il relativo onere sarebbe a carico del paziente e se costui non avesse le risorse, la salute sarebbe compromessa”.
Tale principio, tuttavia, afferma la Suprema Corte, non è invocabile dalla struttura che ha erogato la prestazione al fine di ricevere un rimborso a proprio favore, bensì unicamente dal cittadino che abbia pagato per le cure ricevute.
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